Mi sveglio d'un balzo
spaurito d'essere
all'improvviso
totalmente sordo
perché non mi sento.
Dove le parole dolci
al sapor di labbra
dove le carezze
di piume morbide al mattino
dove il calore
d'un corpo glabro profumato.
Non sento
brancolo con le mani nel buio
delle mie notti solitarie
cercando lì accanto
una presenza semplice
il cui respiro calmo
vinca l'oscurità di questa notte
ch'è sempre più un'attesa
interminabilmente lunga.
Una dolce presenza che manca, a colorare il buio senza riflessi della notte, lunghissima nel suo solitario trascorrere...
RispondiEliminaVersi di particolare intensità, molto apprezzati
Buona giornata e un caro saluto, silvia
:-)
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