sabato 30 marzo 2013

La Storia è rivolta




La Storia, quando

a tanti o pochi convenga

stratifica nel tempo, si fa pietra

rigida e dura, oppressiva volta

contro la quale sorgeranno ingegni

a stimolar pensieri d'una svolta.

Non saranno ne furono giammai

soltanto questi frutti d'intelletto

a liberar dal giogo e patimenti

robusta, decisa mano, ogni volta

serva prenda governo

così che la rivolta.




mercoledì 27 marzo 2013

Come di notte la rugiada




Delicatamente, ogni sera

vorrei spogliarti

come la brezza spoglia dei petali

i rami del ciliegio a primavera.

E il tuo corpo nudo, liscio come giada

ricoprire con carezze della bocca

come fa di notte la rugiada.

lunedì 25 marzo 2013

Linee lunghe e brevi della mano




Dice si abbia, nelle linee lunghe o brevi della mano
le tracce figlie dell'essere quello che sarai
uniche, o quasi, incisioni permanenti dal principio
che si riempiranno di quello che per esistere farai.
Pare sia scritto tutto della vita, ma non lo credo
la fortuna, la ricchezza e l'amore che non sai
le strade lunghe dure lì davanti come corredo
ma che con buona lena, da probo affronterai.
Vocaboli obsoleti come le voci dei tarocchi
che l'astruso legge alla festa del raccolto
favole agghindate, belle se l'annata è buona
ogni bene t'aspetti, ogni augurio è bene accolto
e l'animo in pace, non schiavo di Mammona.
Eppure c'è dell'altro che nessuno dice
ma che verrà lo stesso senza alcun invito
turbe dell'anima, tempesta, che non si predice
che matura lenta o vien di primo acchito.
E scopri com'è sempre fragile speranza
che tutto s'acconci alla meglio esistenza
spesso è tutto racchiuso in una stanza
poche cose piantate nel cuore dall'adolescenza
e il tempo, ignaro di noi, le lascia bruciare
perché non può sapere, perché non ha clemenza.

mercoledì 20 marzo 2013

Almeno fosse un cerchio, un girotondo


Alla fine del giro della vita

nell'ora che ebbero anche loro

vorrei ritrovarli come fossero vivi

al tempo che fu di loro migliore

nello splendore pubere della gioia

come so soltanto dalle fotografie

quando fantasticavano d'inventare

quella che sarebbe stata la mia storia.

Per parlarne, di come è andata davvero

come e quando quello che mi dettero

lo misi a frutto e quanto m'è costato.

Dirgli di quanto è stato tutto vero

quanto duro per quella via camminare

che onestamente m'avevano avvisato.

Che ho dubitato, spesso deviato

costruito e distrutto, un poco raccattato

chiedergli perdono, che non era parodia

ch'io credessi, spesso, d'essere inadatto

per un difetto di marchio, di casato e

non responsabilità soltanto mia.

Trovare insieme a loro la pace dell'addio

farmi prendere per mano come allora

riunendoci nella serenità che da l'oblio

di quanto fu, è stato, sarà ancora.

lunedì 18 marzo 2013

Quello che basta



Alle volte basta una certa Lei

per riempire le notti e i giorni

una estrosa, bizzosa, irrequieta

e sommessa, materna, generosa

e sensuale, esigente, meretrice.

Ai suoi piedi accendere candele profumate

addosso spargerle petali di giardino

carezzarle con le dita le labbra vellutate

appena posa il libro di poesie

che ha soavemente declamate.

domenica 17 marzo 2013

Quando sfioro lieve


Quando sfioro lieve il tuo piacere

e m'attardo con la bocca sulla gola

sento il tuo bacino sistemarsi

le cosce aprirsi come petali carnosi

allo spuntar del sole con l'aurora.

È lo stesso messaggio che t'accoglie

i sensi di entrambi prendono governo

il corpo sulla psiche il sopravvento

l'ansimo nuove ritmico lo sterno

il pensiero vola verso il godimento.

Chissà dove hanno messo il paradiso


Chi di voi ha visto un paradiso
avrà certo notato che non c'ero
è dall'infanzia che ne cerco il viso
qualcosa altrove e senza cimitero.

Ognuno racconta sempre il suo
con le cose precise a proprio gusto
pare un girovagare il bello e innocuo
ma sempre c'è d'amaro un retrogusto.

Non può esser qui e ora il dio assiso
che fa felici tutti alla richiesta
oppure siamo ingenui, bugiardi d'improvviso
incapaci d'uscire fuori di foresta.

E' una speranza avita esser felici
si nasce con fatica ed imprevisti
tutti di bella voglia fanno auspici
ma non avrai nulla se non t'accanisti.

È quel confine che distingui appena
che separa il buono dal cattivo
può dividere il sogno dalla realtà
superarlo avrà conseguenze sin da vivo
vivere questa o aspettar l'ultraterrena.

mercoledì 13 marzo 2013

Un'emozione ancora


Ho ricordi di momenti antichi

quando volevo strappare

ad ogni cosa le radici.

Scordare, per non sentire niente

stendermi sul tappeto della vita

aspettare il limite, consapevolmente

credendo mi fosse già sfuggita.

Poi accade, lentamente

che una voce, uno sguardo

prendono governo della mente

ed ogni pensiero presto si fa dardo

c'è un vento fresco, nuovo, prevalente.

Un profumo noto, d'altra stagione

dapprima non lo credi

lo tieni a distanza per fartene ragione

finché lasci che i palpiti diventino aedi

apri le braccia ed è, nuova emozione.


martedì 12 marzo 2013

Quando...




Quando si chiudono gli occhi

e i palpiti rimbombano

dal petto che si fa conchiglia

si dissolve in un fremito carnale

ogni remora. Si sciogliono

i lacci della mente, dissoluti pensieri

tracciano percorsi oltre i sudati corpi

oltre ogni libidine, oltre le stelle.


lunedì 11 marzo 2013

Se quello muove il sole...




Ridete, ridete pure
di questa emozione che dà tormento
questa passione antica, questo sentimento
che prende sin nell'ora del tramonto.
Ridete, ridete pure
della lacrima che pencola sul ciglio
perché trema prima di scendere sul viso
schiva di mostrare dolcezza all'improvviso.
Ridete, ridete pure
di questo nuovo cielo spalancato
dove nessuno ti chiederà quando sei nato
solo t'abbraccia se della vita innamorato.

domenica 10 marzo 2013

Pochi momenti irripetibili


Recita ancora quei versi

che le mie labbra salgono le caviglie

che la tua voce libera nel mio cuore

mille e mille meraviglie.

E ci libriamo oltre l'alcova

dentro nuvole di pensieri e parole

nella natura e nella bellezza

e non si consuma e non si misura

nonostante l'ubriacatura di felicità

di pochi momenti, forse, irripetibili.

sabato 9 marzo 2013

Come spirale


Vivo avvolto come la spirale

d'un orologio a molla

ignaro della durata della carica

faccio ticchettare lento il cuore

per mai fermare il passo, oppur si muore.

Ma rotolerà insieme alla mente

quando le sfere avran fatto tutto il giro

e forse s'arresterà senza dolore.

Ho rimbombi lunghi di silenzio

pare una musica ch'è stipata dentro

alita la montagna di pensieri

in movimento tra sfilacciate di nuvole

intrise di rugiada d'incerta primavera

bagnano i fianchi di ricordi amari

dove la malinconia lesta s'abbevera.

giovedì 7 marzo 2013

"quando se non ora"




Quando suoneremo le nostre campane

quando prenderemo governo di noi stessi

cosa gira nelle nostre teste che siam senza parole

che il principe non ha ragione ne misura

e noi tutti come mutilati della verità

senza fantasia come tanti infelici

non riconosciamo più la vergogna

come non avessimo più capacità giudizio.

martedì 5 marzo 2013

Così intrisa nell'essere


(la libertà)


Che mai sarà
questa voglia di cielo
ineludibile, almeno una volta
anche nella più misera delle vite
da far scendere, irrefrenabile
dal proprio timido silenzio.
Che fa desiderare di volare
lontano, ma non via, anche
da chi hai appena finito di baciare.
Che fa sentire una grandezza
seppure solo un momento, anche
a chi fu colpevole di tristi nefandezze.
Che si grida o si condivide
all'acerrimo nemico o col compagno
quand'è moto irresistibile
un'esigenza, un somatico bisogno.
Che accomuna nello stesso sogno
nell'anima, nel pensiero
in una speranza che si fa presagio
d'un più grande cammino, un più alto sentiero.
Che t'attraversa come luce
più splendente del sole a mezzogiorno
che t'apre a tutto e a tutti ti conduce.

La conoscenza




Ahimè! non ho più molto tempo

per aver altri pensieri

i chiodi infissi nell'anima e la mente

ormai arrugginiti

a stento reggono le poche cose

nelle quali ancora fido veramente.

E se tutt'intorno ridono di me

che non mi adeguo

che sogno ancora ignaro

come quando erano i capelli

un gran pensiero

non mi cruccio, scuoto le spalle

rileggo due o tre cose d'importante

che sempre riescono a rinfrescar la mente.

Le troverò ancora e sempre nuove

in quel gran del libro della conoscenza

chi ve le scrive conosce tutto il mondo

chi le legge non ne farà più senza.

Hanno caratteri in filigrana d'oro

grondano sudore, sangue, storia infinita

scorrono di lì come acqua perenne

pura di fonte, per raccontar la vita.


domenica 3 marzo 2013

Il sogno che avevo sognato




Piccole e nere escono in frotte

come le formiche dal loro formicaio

le lettere dall'anima, facendosi parole.

Raccontano di me, come possono

degli spasmi del cuore, le malie

che agitano il sangue ed il pensiero.

Non so se assolvono al meglio

il compito che affido loro

il tempo, sempre onesto, lo dirà

sperabilmente a breve

che non possiedo orecchie adatte

ad ascoltare fiati dal di là.

Un serto di alloro, però

nell'uopo m'hanno donato

una nuova aurora dei dormienti sensi

per l'inedia della vita trascurati

riappacificandomi con me

con quello ch'ero stato, ridandomi

quel sogno che avevo già sognato.