giovedì 29 agosto 2013

Dentro la botte di...


Non dirmi troppi no
ché mi consumi
basteranno pochi sì
per questa notte
quando lo scintillio
dei tuoi azzurri lumi
infrangerà la solitudine
che mi fa da botte.

Nell'abbraccio, come fosse l'ultimo



Nell'abbraccio, come fosse l'ultimo
sorride
delle mie nostalgiche esibizioni
di potenza
mentre con voce bassa ma accesa
elogio questa o quella
parte del suo corpo nudo:
mi accompagna col suo bacino
che si muove lento
come una guaina a ricevere la spada.

mercoledì 28 agosto 2013

Cancellature


Mi toccherà consegnarlo “in brutta”
questo mio compito di vita
tante, troppe cancellature dentro
neppure so quel che c'era sotto
perché passi per buono, il componimento.

Forse furono solo congetture
su quanto allor mi parve meglio
o pentimenti di quanto andavo a fare
che la realtà mi andava a contraddire
ma, ricordo, provavo uno sottile godimento.

Se era brezza, e mi pareva vento
mi chiudevo a riccio e mi tenevo dentro
ogni moto dell'anima, facendomi contento
trovando un compromesso, un baricentro
fugando ogni pensiero, ogni spavento.

Nel foglio stropicciato restano, qua e là
in scomposte righe, poche semplici parole
alle volte sottolineate in rosso oppure blu
che con fantasia potrebbero, messe in sequenza
essere lo schema d'una fattibile esistenza.

Non resta che buttare giù un testo ancora
ho tempo, non molto, prima che mi scocchi l'ora
Lei lo leggerà perbene da vera Signora e
semmai non dovessi conseguir l'abilitazione
poco importa, questa sarà stata l'ultima esperienza.

martedì 20 agosto 2013

Quel vestito blu, gessato


Conserva ancora il vestito blu, gessato
doppiopetto segnato in vita che, per anni
dalla sua gruccia nell'armadio
ha cercato, invano, di fargli compagnia.
L'altro ieri l'ha tirato giù
per fargli prender aria, come si dice
anche se non lo mette, ma intanto...
e rovesciando le tasche, così per fare
n'è uscito un foglietto accartocciato
come di un appunto da gettare via
come un indirizzo inutile, da scordare :
“Stazione Centrale – binario 7 – ore 11,00”
e se c'era dell'altro più non si legge.
Furono amanti incoscienti, come due falene
dalla passione per la luce attratte
per poi scoprire ch'era fiamma vera
bruciandosi l'ali bianche, tutte quante
prima che la candela fosse spenta.
Lo mise quella volta sola, una soltanto
quella che doveva esser più importante
per realizzare il desiderio suo di sempre
ch'ella dovesse essere al suo fianco.
Lei andò in tailleur grigio da viaggio
solo per dirgli che davvero andava via
via da lui, da loro...in monastero
senza spiegazione e a cuor sereno.
Almeno le avesse raccontato una bugia.

venerdì 16 agosto 2013

L'insopprimibile bisogno di


Se le carezze dell'infanzia
mi avessero fatto il bene che dicevano
non sarei scivolato, risucchiato nel domani
illusorio e ladro a cercare altre carezze
perché quelle non davano piacere
piacere vero, duraturo.
Sono le ferite, profonde sanguinanti
che insegnano più realtà che fantasia
il dolore della consapevolezza a dare
la contentezza, la gioia della conoscenza.
Ma così, forse, non potrai essere felice.

mercoledì 14 agosto 2013

E poiché l'alba


E poiché l'alba
accende sempre il giorno
attendi l'ora.
Poi, un fiore s'aprirà
animato dalla luce
in un progetto di vita
inconsapevole.
A te possono dare dolore
graffi d'amore
dalle parti del cuore.
Si chiude la corolla
quando il sole tramonta
avrai tempo per te
almeno la notte
attendere nel cielo, una nuvola
farsi immagine incantevole.

lunedì 12 agosto 2013

Summer time (haiku/senryu)


fluttuare d'ali
il ventaglio di seta
calma l'estate


di lampi e schianti
poi l'uragano passa e
s'acquieta il vento

domenica 11 agosto 2013

Di anno in anno ti ferisci il cuore



S'annacquerà l'estate
di scrosci, di fragorosi temporali
salirà l'odore di polvere, stantio
nel ticchettio ovattato
di poche prime sparse gocce
dalla strada sudicia, infocata.
E sarà un segnale, come d'addio
si rompe l'incantesimo che porta
ogni anno, al mare o alla campagna
a rifocillare i sensi, la mente, l'anima
e ogni anno cambiando la compagna.
E ripensi a quella dell'altr'anno
quando il letto di piume che speravi
dopo l'allegria del momenti nuovi
s'era fatto di chiodi aguzzi sterminati
e capisti non esser così che tu volavi.
Fu inutile cercare di trovarlo, così
rimandasti a quest'anno la speranza
di scoprire il viso che ti dicesse amore.
Battono l'ultime ore alla scadenza
sei ancora qui e aspetti l'arrivare
di chi in cielo ti farà librare.
Arriverà magari quet'altr'anno
del quale non sai neppur l'albore
oppure non sarà ancora ché, forse
con l'unghie sporche, oramai da tanto
ti sei graffiato il cuore.

giovedì 8 agosto 2013

Si potrebbe ridere di sé


Mi vesto sempre bene
metto il meglio che ho
come dovessi andare in scena
oppure partire, invece non ho
che da aspettare...aspettare...e se
ormai da tanto non cerco compagnia
da tanto avvicino gente
senza far rumore
spero succeda qualcosa, una magia
e che non sia soltanto fantasia.

martedì 6 agosto 2013

Loro sono stranieri & io non sono razzista


Posto che son tra quelli
che importerei cervelli
esporterei i cretini
ne abbiamo tanti e belli.
Che non amo i tedeschi
non ho passione per i teschi
perché son troppo bravi
a farci tutti schiavi.
È ingiusto sempre dargli colpe
in quanto c'illudiamo d'esser volpe
mangiamo l'agnello pria che nasca
e il denaro altrui ci piova in tasca.
Oh sì! Lo straniero ci sporca la via
andrebbe scelto bene e preso a trance
spremuto come fossero le arance
e appena usato rimandarlo via.
Intanto e quel che dico non lo invento
arricchiscono le casse allo scontento
che può mandare l'imbecille a scuola
e blaterar che ci rovinano lo consola.

lunedì 5 agosto 2013

Tossicodipendenze


La speranza di futuro
è “roba” che si fuma
in compagnia.
La malinconia, è coca
dà saliva bruna
che i derelitti sputano:
gesto scaramantico per cacciare;
di getto, con lo schiocco
il sapore di péne da scordare.
Mentre si sta lì
a stordire col rimuginìo
ogni malia
contandosi le dita ad una ad una
come tentacoli stranieri
della propria vita
sebbene quella, nei calli nelle crepe
ormai sia, per sempre, stata incisa.