domenica 19 luglio 2015

Un libro chiuso



Sempre avrebbe voluto aprirlo
leggere le pagine di quel libro
che lei gelosa teneva in grembo
stringendolo nervosa
l'indice in mezzo a fare la fessura
le altre strette che non s'aprisse tutto.
La copertina a fiori blu
nascondeva il titolo, forse goloso
ma tradiva l'idea del contenuto
sapeva di romantico, amoroso.
Voleva leggere quelle parole
dalle quali, da giorni, non andava oltre
forse erano misteriose o belle quanto mai
sicché daccapo riprendeva a scorrerle
e riaccendeva quel sorriso
amaro e dolce allo stesso tempo.
Le cadde come fosse abbandonato
dopo averlo stretto un'ultima volta
e s'aprì dov'era stato sempre aperto
così che si poté leggere, sottolineato

“addio per sempre amore mio insperato”.

Libidine.

Non posso averti quante volte vuoi
ma avrai me in te fino allo spasimo
dentro e fuori con tutta la passione
che il sangue spinge nelle vene e
mi infrangerò come un'onda calda
su te che sfinita dall'avermi eccitato
attendi d'esser madida dell'umor mio


ed io del tuo, senza ritegno.