(Sulla corolla di un fiore di tarassaco “piscialletto”)
- Ventaccio infame, un atterraggio morbido finalmente,
zzzzzztttrrzzzzst...., ciao, come stai?
-sszzztttzzzsssttttssss..., ciao...bhe! ...avresti potuto poggiarti su quella corolla lì accanto. Si sta stretti, comunque bene, diciamo, anche se...
- dai! non lagnarti. La primavera anche in ritardo è arrivata e credevo andasse peggio. Ho visitato migliaia di fiori, belli maturi, il nettare ha uno strano gusto ma è abbondante. A sera ho la tosse, per il resto, va bene.
- hai la tosse, eh? è quella roba che c'è nei fiori, quella polverina che è sempre nell'aria. Mi hanno detto che la producono i mostri invasori, quelli che ammucchiano pietre e altro, per abitarci, viverci insomma e vanno in giro con aggeggi puzzolenti.
- già! mi è arrivata una comunicazione pollinare dalla campagna, mi dicono che là spargono delle sostanze chimiche che sterilizzano i terreni delle colture agrarie dalle erbacce e in modo che noi "insetti selvaggi" non si possa proliferare e crescere. Che mondo...
- quando avranno ricoperto tutta la terra di quelle trappole che chiudono perfino all'aria, perché quella che respirano se la fanno artificiale, come vivranno qui? se ne andranno, come sono arrivati?
speriamo presto. Il polline è intriso in questa terra, risorgerà la vegetazione...Ce la riprenderemo, la terra. Intanto abbiamo fatto un favo in una soffitta.
- zzzzztttrrrzzzssstttt...Adesso vado, ho tanto lavoro da fare, la mia quota di nettare è ancora scarsa e il giro sempre più lungo. Buona giornata, compare.
- sssszzztttrrrssssttt..., ciao, io resto, non ho più forza di andare, mi spiace... Tus tus tus...che bello questo sole...
- Ma che...si sta spegnendo...che stia venendo notte...?
- Accidenti...cado...
Phuf
- Niente di rotto, sono sfinito, resto qui...almeno...qui tra l'erba, sulla terra.