Il mare scrive da sempre sugli scogli
tutte le parole violente che conosce
la costa si disegna si incide apposta
per raccontare il male che patisce.
Non ci fu né ci sarà guerra, mai
il limine dalla natura è stabilito
si prendono si fanno spazio all'infinito
dove l'uno avanza l'altro recede, ormai.
Son la purezza e non ci sarà condono
in quel marasma che si chiama vita
dove la colpa non s'è mai annidata
lo spazio è un senso, il tempo non ha casa.
Vaga la terra nell'universo in tondo
portando seco ciò che nasce e muore
senza curarsi di chi ha intelletto e spera
senza chiedersi se c'era o se non c'era.
Versi significativi e profondi, nello spunto che nasce da immagini della natura, e conduce a sensazioni di vita, nel loro continuo e incessante evolvere, senza troppe motivazioni...
RispondiEliminaLirica raffinata, molto apprezzati