domenica 3 marzo 2013

Il sogno che avevo sognato




Piccole e nere escono in frotte

come le formiche dal loro formicaio

le lettere dall'anima, facendosi parole.

Raccontano di me, come possono

degli spasmi del cuore, le malie

che agitano il sangue ed il pensiero.

Non so se assolvono al meglio

il compito che affido loro

il tempo, sempre onesto, lo dirà

sperabilmente a breve

che non possiedo orecchie adatte

ad ascoltare fiati dal di là.

Un serto di alloro, però

nell'uopo m'hanno donato

una nuova aurora dei dormienti sensi

per l'inedia della vita trascurati

riappacificandomi con me

con quello ch'ero stato, ridandomi

quel sogno che avevo già sognato.

1 commento:

  1. Pensieri consapevoli, che si ampliano col passare del tempo, proiettandoci in una dimensione di vita diversa, che non è poi tanto male...
    Buon proseguimento di domenica, Bruno e un abbraccio,silvia

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