mercoledì 20 marzo 2013

Almeno fosse un cerchio, un girotondo


Alla fine del giro della vita

nell'ora che ebbero anche loro

vorrei ritrovarli come fossero vivi

al tempo che fu di loro migliore

nello splendore pubere della gioia

come so soltanto dalle fotografie

quando fantasticavano d'inventare

quella che sarebbe stata la mia storia.

Per parlarne, di come è andata davvero

come e quando quello che mi dettero

lo misi a frutto e quanto m'è costato.

Dirgli di quanto è stato tutto vero

quanto duro per quella via camminare

che onestamente m'avevano avvisato.

Che ho dubitato, spesso deviato

costruito e distrutto, un poco raccattato

chiedergli perdono, che non era parodia

ch'io credessi, spesso, d'essere inadatto

per un difetto di marchio, di casato e

non responsabilità soltanto mia.

Trovare insieme a loro la pace dell'addio

farmi prendere per mano come allora

riunendoci nella serenità che da l'oblio

di quanto fu, è stato, sarà ancora.

2 commenti:

  1. Un pensiero assai profondo, coronato dal desiderio forte di riabbracciare, in una dimensione diversa,i propri genitori...
    E' bello leggerti, buona serata e un caro saluto,silvia

    RispondiElimina
  2. Le proprie radici, a volte viste solo come un inciampo verso la libertà, e poi ritrovate nelle scelte di vita...Bellissima!

    RispondiElimina