Alla fine del giro della vita
nell'ora che ebbero anche loro
vorrei ritrovarli come fossero vivi
al tempo che fu di loro migliore
nello splendore pubere della gioia
come so soltanto dalle fotografie
quando fantasticavano d'inventare
quella che sarebbe stata la mia storia.
Per parlarne, di come è andata
davvero
come e quando quello che mi dettero
lo misi a frutto e quanto m'è
costato.
Dirgli di quanto è stato tutto
vero
quanto duro per quella via camminare
che onestamente m'avevano avvisato.
Che ho dubitato, spesso deviato
costruito e distrutto, un poco
raccattato
chiedergli perdono, che non era parodia
ch'io credessi, spesso, d'essere
inadatto
per un difetto di marchio, di casato e
non responsabilità soltanto mia.
Trovare insieme a loro la pace
dell'addio
farmi prendere per mano come allora
riunendoci nella serenità che da
l'oblio
di quanto fu, è stato, sarà
ancora.
Un pensiero assai profondo, coronato dal desiderio forte di riabbracciare, in una dimensione diversa,i propri genitori...
RispondiEliminaE' bello leggerti, buona serata e un caro saluto,silvia
Le proprie radici, a volte viste solo come un inciampo verso la libertà, e poi ritrovate nelle scelte di vita...Bellissima!
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