giovedì 28 febbraio 2013

La sinfonia di Onan


Quell'estate antica

nell'afa del meriggio

all'ombra consolante

del grande ippocastano

la mano che stringeva

il mio robusto ramo

mi rese grazia e dette

quel gran piacere arcano.

In solitario, l'estro

vieppiù trova passioni

arzigogola presenze

inventa posizioni.

Nulla in verità è precluso

al libero pensiero

far propria l'altrui voglia

andar davanti e dietro

immaginarsi un partner

ad ogni gioco aduso

peccato duri poco

un lampo, e sei deluso.

1 commento:

  1. Divagazioni della vita, per rendere meno pesante il suo respiro e appagarsi con attimi gioiosi....
    Sempre bello leggerti, buon fine settimana Bruno

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