giovedì 7 febbraio 2013

M'aiutasse un Santo...






Avessi conosciuto un Santo

cui chiedere una grazia

avrei domandato d'esser buono

molto più che ricco o bello

fortunato oppure intelligente

così da diventare un vero uomo.

Perché ho pensieri atroci

qualche volta, anzi spesso:

odio miei simili feroci

che portano la morte tra i bambini

bipedi animaleschi che

violentano le donne nei loro inguini

che ammorbano, avvelenano la vita

ed ogni cosa attorno, per l'oro

per ogni possibile prebenda gratuita.

E poiché mi sono così prossimi

nel corpo, nella voce, nell'immagine

devo disporre di una luce superiore

che illumini il mio animo, vorrei capire

umanamente, quel che sento e vedo.

Aiutami Santo o rendimi sordo e cieco.

3 commenti:

  1. Considerazioni assai intense del profondo, riportate in raffinato poetare...
    Un caro saluto, silvia

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  2. Intensa e coraggiosa introspezione in versi profondi che penetrano...una poesia che sento mia.Complimenti, bellissima!

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