Col viso asciutto
guardiamo piangere derelitti
nelle loro pene quotidiane
che l'indifferenza infligge.
Più dell'oro e del pane vogliono
uscire dalla miseria immane
sperano nei nostri lidi
lasciano le loro tane.
Chiedono alla porta
giustizia e felicità
lemmi senza idioma né nazione
che suonano alti da sempre
nessuno si confonda
deflagra nelle coscienze
la domanda è rivoluzione.
Grandi riflessioni da posare sul significato profondo di questo scrivere...
RispondiEliminaUna bella sera per te...