S'è fatto grigio piombo, il
cielo
punge, arrotolato come un riccio
e il vento che vien da tramontana
dice che sarà neve, il
pomeriggio.
Un cappotto sdrucito di solitudine
sull'altro da terra appena raccattato
tenterà di isolare la miseria
d'essere
lasciato a bighellonare tra i rifiuti
della città, occupata a
sfavillare.
Ci son occhi di vetro, per la strada
lucidi di sostanze brillantanti
che non riescono a vedere i ciechi
che vanno lungo i muri, e sono tanti.
Pare basti essere corretti, almeno un
poco
per aver diritto a far valere il censo
tutto giri intorno al rito tramandato:
lampada ad olio a illuminar il duce
un nastro in fronte:“usi ad obbedir
tacendo”
e l'oblio di tutto, il male per
compenso.
Tratti originali e sensazioni profonde in un dire poetico molto apprezzato...
RispondiEliminaBuon fine settimana Bruno