Non tagliatemi il dito
vi consegnerò l'anellotanto, segnò solo la carne.
Seppure contai che
testimoniandola
avrebbe dato forza
a quello che volevo credere.
Seppi
più presto del calar del giorno
quanto non sapevo di me
ed in verità, ciò che cercavo.
Scandisce il tempo una campana
una maschia voce chiama verso sera
rimbomba un gong sull'alba nascente
in tutto una passione che m'è ignota.
Come l'acqua del fiume si fa mare
s'è fatto in me più largo l'orizzonte
tutto m'appartiene, nella mente
non curo, non m'importa d'aver segni
o simboli di certezza, sulla fronte.
Non è ciò che si vede e rappresenta un simbolo esteriore, ma ciò che vibra nel profondo intimo...
RispondiEliminaE' sempre un gran piacere leggerti, buon 2013,Bruno,silvia