mercoledì 23 gennaio 2013

Il fascino antico del viso




Amava fare uso di profumi

la cipria fine delle miss da rotocalco

carezze alle essenze coloniali

che solo sa dare il borotalco.

Amava le vestaglie a fiori rari

nella foggia elegante d'altri tempi

erano capricci, vezzi veniali

sempre la toglieva con gran cura

e dopo, fumava lenta un sigaretto

fatto a mano là, in quel di Cuba.

Diceva cose pian piano

così per non far capire tutto

erano sussurri ovattati

in quel fumo azzurro dal tabacco sdutto

che ondeggiando lento

saliva su per l'aria

nella stanza rosa, senza vento.

Discinta, morbido adagiava

quel suo bel corpo candido maturo

che il sol mirarlo dolce t'acquietava

sul talamo ricco ma, senza futuro

una visione onirica regale

guardava dalla trina delle ciglia

recitava la parte di donna fatale.

Lieve accennava complice un sorriso

leggeva i tuoi occhi luccicanti

la fessura del labbro mostrava dei brillanti

la piega, il fascino più antico del suo viso.

1 commento:

  1. Incarnati fascinosi e maturi che hanno lasciato essenze profumate nell'anima...
    Sempre bello leggere i tuoi scritti,buon fine settimana

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