mercoledì 19 settembre 2012

Navigare in solitario




Legni seccati, l'albero e'l fasciame

mandano sempre suadente la canzone

di sordi scricchiolii e di tensione

ad ogni folata che il maestrale

soffia teso e forte sulla vela

facendo andar la barca di bolina.

Prendere il largo al meglio

nell'aria fredda pulita di mattina

la foschia profuma ancora di rugiada

e il sole cerca piano uno spiraglio.

L'acqua che sciaborda alla fiancata

par gorgogliare un saluto e invitare

a dar di drizza e scotta per cazzare

prendere il vento giusto a navigare.

L'animo s'apre al mondo in solitario

che t'entra dentro senza far pressione

cerca negli anfratti del cuore un posto

per snocciolare in pace il suo rosario.

1 commento:

  1. Una splendida apertura alla vita, sapendone vivere le ebbrezze, con la speciale consapevolezza, che ne rende emozionanti i respiri...
    Sempre bello leggerti Bruno

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