Piantavo i miei occhi acuti come spilli
nei suoi, lucida ossidiana, tra le
ciglia
e se un sorriso le sfuggiva, senza
sicumera
scrollava la testa ricciuta col suo
fare arguto
una cascata di capelli faceva un
sipario di velluto
e non ci sarebbe stata replica, nella
sera.
Versi assai affascinanti, intinti in movenze femminili, che non si dimenticano...
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