venerdì 28 settembre 2012

Avessi gettato l'ancora...



Avessi gettato l'ancora allora

quando mi parve di stringere

tra le braccia il mondo

quando nulla poteva accadere

ch'era del mio colore tutto intorno.

Invece presi l'agio di percorrere

facili rotte in lungo, largo in tondo

per riempire giorni sempre corti

sentendo l'ansia di non vivere profondo.

Ora ad ogni vela o fiocco lacerato

provo a tornare alla cala di partenza

per nostalgia d'un sogno accarezzato

nell'acqua frescha cheta, in trasparenza.

La bitta al molo è tutta arrugginita

sconnessi i massi dell'approdo avito

la sosta è dura, speravo ingentilita

il vento non è brezza, è più accanito.

Non è più tempo di abbrivare al largo

le forze son scemate, poco il coraggio

un viaggio, forse due, prima che arrivi

il sonno della mente, come un letargo.

1 commento:

  1. Col trascorrere del tempo, mutano la maggior parte dei presupposti, per intraprendere azioni temerarie...frutto di gioventù
    Sempre magnifico poetare

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