sabato 25 agosto 2012

A chi canta il poeta di ora




Ha senso quel che scrivo

in questo tempo forsennato

o è solo pratica omeopatica

come un libro da strenna

che brilla soltanto per la copertina.

Se a quelli che hanno meno fiato

il mio canto arriva flebile, superfluo

a chi sto partecipando il mio sentire

e che ne farà chi non ha udito?

Appena un verso, anche uno solo

vorrei cadesse e solo per un giorno

intra di quei” che come me sperano

che il mondo diventi un posto condiviso

dove liberi pensare un vivere felice

e tutti vivere felici di sognare.

1 commento:

  1. ...tutti (o molti di noi) vorremmo che il globo
    diventasse un luogo sereno, ove condividere solo attimi di serenità e "sogni veri"...
    Versi davvero significativi in uno stile poetico raffinato, che si legge con immenso piacere
    Buona serata Bruno

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