domenica 22 gennaio 2012

Le fotografie di Cristina Finotto

sono pensieri fermati con scatti
fissate immagini di malinconia
riflesse da specchi d'acqua dolce cheta.
Alberi spogli spuntano irreali
su argini piatti distesi nel mattino
come braccia e mani e dita scarne esili
esitanti verso l'altro, oltre la foschia
per tentare di afferrare un sereno
più su, dove dev'essere un cielo.

2 commenti:

  1. Descrizioni davvero bellissime, di impressioni fotografiche delicate e malinconiche dell'anima, in cerca di un'armonia oltre la soglia del vivere....
    silvia de angelis

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  2. e il cielo molte volte sei tu che sa salvare i giorni miei tristi...

    tu sei il Poeta del Cielo
    alto e socnfinato..

    tvb Bruno grazie

    una recensione da tenere al cuore
    al cuore di neve mio

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