mercoledì 31 luglio 2013

La porta del paradiso in terra


Forse dovrò pregarti più d'un anno
perché tu perdoni il mio delitto
ho perso tutto a un tratto il mio intelletto
e son caduto dritto e nudo nel suo letto.
Amore...
aveva la pelle bianca come un giglio
il collo lungo che ricorda un cigno
attirava baci come le mosche il miele.
I seni pari a coppe eleganti da champagne
il pube riccioluto di Venere stendardo
e tra le cosce lunghe lisce sode
scolpite da un dio minore lì al Forte (*)
c'era del paradiso
                                 la più invitante delle porte.

* Forte dei Marmi.

3 commenti:

  1. Un'attrazione "fatale", tipica dei maschietti, che fa sragionare la mente e delirare il corpo....
    Versi belli, un abbraccio Br1, silvia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Deliziare, Silvia, deliziare...anche quello d'una sensibile "portiera", no?

      Elimina
  2. ....deve sempre valere la pena, quando si vogliono vivere attimi "frizzanti"
    Ciao, "tremendino", silvia

    RispondiElimina