giovedì 25 aprile 2013

Il vento dell'essere




Il vento va, senza curarsi

delle fronde squassate

coriandoli vegetali alla rinfusa

né delle canne prone

saggiamente sommesse

il tempo necessario alla tempesta

che indugia, ma deve pur passare.

Ma i miei mulini a vento

restano fermi là nel deserto

della mia coscienza sopita.

Attendono aliti che forse mai verranno

perché la realtà mi è contraria

mi necessità vitale l'illusione

d'un mondo ideale possibile.

2 commenti:

  1. Una sensazione accentuata di fermo di vita, che si vorrebbe movimentarem con emozioni consone alla sensibilità dell'anima...
    Buona festività e un caro saluto, Bruno, silvia

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  2. Canne prone, saggiamente sommesse, in attesa del passaggio della tempesta...versi di vita vera. molto bella, complimenti!

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