Il vento va, senza curarsi
delle fronde squassate
coriandoli vegetali alla rinfusa
né delle canne prone
saggiamente sommesse
il tempo necessario alla tempesta
che indugia, ma deve pur passare.
Ma i miei mulini a vento
restano fermi là nel deserto
della mia coscienza sopita.
Attendono aliti che forse mai verranno
perché la realtà mi è
contraria
mi necessità vitale l'illusione
d'un mondo ideale possibile.
Una sensazione accentuata di fermo di vita, che si vorrebbe movimentarem con emozioni consone alla sensibilità dell'anima...
RispondiEliminaBuona festività e un caro saluto, Bruno, silvia
Canne prone, saggiamente sommesse, in attesa del passaggio della tempesta...versi di vita vera. molto bella, complimenti!
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