M'ero bevuto le forme, al principio
poi il suo odore e quel sapore...
il suo calore, tutto metabolizzato;
lei idealizzava tutto, per
appagare le sue voglie e
mi passava sopra, sorvolava, seppure
fossi lì con tutto il mio ardore.
Con il sorriso, incantatore, di rettile
sinuoso e avvolgente
algido, certe volte, altre torbido, eccitante
da sembrare esclusivo, deliberatamente
destinato al mio volerla.
Ora so che non voleva me
voleva il mio abdicare dentro lei
avvolto nella seta delle sue carezze
quel suo veleno s'iniettava nelle vene
da inginocchiarmi davanti al suo seno
a chiedere: orsù dammene ancora.
Fu panacea al male d'essere che m'opprime
quasi un impeto di forza primordiale
raccolta nei meandri dei ricordi
amplesso, orgasmo di mente, di sensi, mai orgia
mi spegnevo in lei come una torcia.
Ogni emozione della nostra vita racchiude un significato diverso....sa rimanere impresso in noi, portandoci a considerazioni sempre diverse, dettate dallo stato d'animo del momento...
RispondiEliminaE' bello soffermarsi sul tuo scrivere