mercoledì 7 marzo 2012

Agnosia

Quello che vedo non è ciò che conosco
o, secondo quello che so, dovrebbe essere
una specie di agnosia, per il mondo circostante.
Mi par d'osservar uomini e son ottusi legni
giungono parole che non dicono niente
o spiegano cose che non mi appartengono.
Un mondo d'altra lontana dimensione
giustificherebbe questa percezione
vedere attorno ch'è tutto differente
sommersi dalla nebbia i comuni sensi
l'ignavia serpeggiare ovattata tra la gente.
Non so quando ho preso questa malattia
qualcuno che non so m'avrà contagiato
senza capirlo a tempo mi dev'essere accaduto
d'uscire dalla vecchia strada acciottolata
angusta per via dei robusti paracarri lì piantati
ch'era sicuro bene, avere sempre rispettato.

1 commento:

  1. Notevole difficoltà a sentirsi a proprio agio in una dimensione di vita, ove tutto sembra riservare
    sensazioni al di fuori della norma, e di quelle regole buone "antiche", che donavano senso compiuto ad attimi d'esistenza
    Versi condivisi, molto apprezzati

    RispondiElimina