domenica 8 dicembre 2013

Incantesimo ossidiana



Il primo è tanto che non lo so più
se fosse stato bello lo ricorderei
non dicono tutti che non si scorda mai?
Solo per dirne uno, che più mi pare
era per la brunetta magra del quartiere
tutta capelli, una testa nera
l'agitava come fa una cavalla
frenetica irrequieta, una bufera
nulla e nessuno la trattiene in stalla.
No! gli occhi no, non li ricordo bene
ma sì erano neri, come l'ossidiana:
mi fecero soffrire tante pene
ci piansi, anche, però poi è passata.
Chi si ricorda se le volevo bene
c'impazzivo di gioia a starci insieme
poi è finita, è andata a star lontano
una promessa al buio chi la mantiene?
N'ho avute tante, non soltanto quella
va bene, va bene, lei era più bella
mi faceva saltare le cervella
non lo credevo ma faceva male
lo disse l'olio nella bacinella.


2 commenti:

  1. Un amore giovanile indimenticabile, che ha lasciato notevole traccia nel tempo,
    nonchè una sofferenza pungente, che forse sa rendere più prezioso il sentimento del profondo...
    Versi molto belli, è sempre un piacere leggerti,un abbraccio, Br1, silvia

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  2. Una fattura d'amore...chissà! originale ricordo, poesia molto bella.

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